cosa sono gli azotofissatori ?

FOOD FOREST e AGRICOLTURA SINERGICA: il ruolo delle piante AZOTOFISSATRICI

Le piante azotofissatrici sono essenziali nei sistemi agroecologici come le food forest e l'agricoltura sinergica. Grazie alla simbiosi con batteri specifici (Rhizobium, Frankia, o cianobatteri), queste piante convertono l'azoto atmosferico (N₂) in forme assimilabili, come ammonio e nitrati. 

Tale processo non solo arricchisce il suolo, ma lo fa in modo sostenibile, evitando gli effetti negativi legati ai fertilizzanti chimici.

Le piante azotofissatrici più comuni

1. Alberi e arbusti pioniere

  • Robinie (Robinia pseudoacacia): Colonizzano suoli degradati, migliorandone la struttura.
  • Ontani (Alnus spp.): Ideali per terreni umidi e compatti.
  • Sesbania spp.: Utilizzate per il recupero di terreni impoveriti.

2. Erbacee e leguminose commestibili

  • Trifoglio (Trifolium spp.): Ottimo come copertura del suolo.
  • Fagioli e piselli (Phaseolus vulgaris, Pisum sativum): Nutrienti per l'uomo e utili per la fertilità del suolo.
  • Lupini (Lupinus spp.): Adatti a terreni sabbiosi e poveri
  • Fava (vicia Faba)

3. Arbusti e alberi commestibili

  • Cercis siliquastrum (albero di Giuda): Produce baccelli proteici.
  • Carrube (Ceratonia siliqua): Forniscono frutti ricchi di nutrienti e migliorano il suolo.

Possiede un apparato radicale fittonante, con numerose ramificazioni laterali di struttura reniforme (tubercoli radicali) nei primi 20 cm che ospitano specifici batteri azotofissatori (Rhizobium leguminosarum).
la Fava ha specifici batteri azotofissatori (Rhizobium leguminosarum)


L’impatto negativo: la Tossicodipendenza dai fertilizzanti chimici

I fertilizzanti chimici, spesso usati per incrementare la produttività agricola, hanno effetti collaterali che danneggiano l'ambiente, la salute umana e le piante stesse.

Effetti sulle piante

  • Indebolimento del sistema immunitario: I fertilizzanti chimici forniscono nutrienti pronti all'uso, ma compromettono l'autosufficienza delle piante, riducendo la loro capacità di sviluppare relazioni simbiotiche con microrganismi benefici del suolo. Questo le rende più vulnerabili a malattie, parassiti e stress ambientali.
  • Accumulo di sali nel suolo: L'uso prolungato di fertilizzanti sintetici altera la struttura del suolo, ostacolando l'assorbimento naturale dei nutrienti.

Danni ambientali

  • Contaminazione delle falde acquifere: I nitrati in eccesso si infiltrano nelle acque sotterranee, causando eutrofizzazione nei corsi d'acqua e danneggiando gli ecosistemi acquatici.
  • Degradazione del suolo: L'abuso di fertilizzanti chimici riduce la biodiversità microbica, impoverendo il terreno e accelerando i processi di erosione.
  • Uso del gasolio

Ripercussioni sulla salute umana

  • Rischi legati ai nitrati: L'assunzione di nitrati attraverso l'acqua contaminata o i prodotti agricoli può portare a problemi di salute, come metemoglobinemia (specialmente nei neonati) e potenzialmente a forme tumorali legate ai nitrosammine.
  • Residui chimici negli alimenti: I fertilizzanti chimici possono lasciare tracce di sostanze indesiderate nei prodotti agricoli, riducendo la qualità nutrizionale degli alimenti.
  • Scarsa qualità nutrizionale del cibo
Pratiche ecologiche per contrastare tossicodipendenza da pesticidi
danni sulla salute umana e sulla qualità nutrizionale del cibo

Le piante azotofissatrici come soluzione naturale

In netto contrasto, le piante azotofissatrici arricchiscono il terreno senza effetti collaterali negativi:

  1. Arricchimento graduale e sostenibile: L'azoto fissato dai batteri nei noduli radicali si diffonde nel suolo, alimentando le piante circostanti in modo naturale.
  2. Sinergia con la biodiversità del suolo: Favoriscono la proliferazione di microrganismi benefici, migliorando la salute complessiva dell’ecosistema.
  3. Supporto alla resilienza del suolo: Migliorano la capacità del suolo di trattenere nutrienti e acqua, riducendo la necessità di input esterni.

Conclusioni

Le piante azotofissatrici rappresentano una soluzione ecologica e sostenibile alla fertilizzazione chimica. Non solo sono in grado di sostituire i fertilizzanti sintetici, ma lo fanno in modo più efficiente e senza danneggiare l’ambiente, la salute umana o le stesse piante.

In un sistema come la FOOD FOREST, in cui la biodiversità e l’equilibrio ecologico sono fondamentali, l’uso di piante azotofissatrici non è solo una scelta utile, ma una necessità per garantire un’agricoltura davvero sostenibile e in armonia con la natura.

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